dataframe 6 febbraio 2025
I dati si riferiscono a una ricerca condotta su pazienti con demenza a varia eziopatogenesi, reclutati presso un Centro di riabilitazione cognitiva. Tutti i pazienti hanno partecipato a due cicli di riabilitazione per il mantenimento della riserva cognitiva, condotti in due modalità: a. la riabilitazione TAU (Treatment as Usual) ha adottato una modalità di stimolazione centrata su specifici domini cognitivi (attenzione, memoria, linguaggio) in ogni incontro, più attività di ri-orientamento e socializzazione; b. la riabilitazione CST (Cognitive Stimulation Therapy; Spector 2003) ha adottato un approccio integrato, con la stimolazione congiunta di più domini cognitivi attraverso l'uso di attività e materiali di vita quotidiana, orientamento e socializzazione. I pazienti sono stati valutati cinque volte: prima del trattamento (T0), alla fine del primo ciclo di trattamento (T1), dopo una sospensione di tre mesi in cui non hanno svolto alcuna attività riabilitativa (T2), dopo tre mesi dall'inizio del secondo ciclo di trattamento (T3), alla fine del secondo ciclo di trattamento (T4). I pazienti sono stati divisi, su base volontaria, in tre gruppi: chi ha seguito in entrambi i cicli solo il trattamento TAU (TAU-TAU), chi ha seguito solo la CST (CST-CST), o ha fatto il primo ciclo con CST e il secondo con TAU (CST-TAU). In ogni tempo, le misure sono relative a: performance cognitiva globale (Mini Mental State Examination - MMSE; a punteggio maggiore corrisponde una migliore performance), manifestazione di problemi emotivi e comportamentali (Neuropsychiatric Inventory - NPI: agitazione psicomotoria, apatia, depressione, aggressione, sintomi psicotici) e loro ricaduta sullo stress del caregiver, depressione (Cornell Scale for Depression in Dementia; un punteggio =12 indica probabile depressione).