dataframe verifica 11 novembre 2022
I dati si
riferiscono a una piccola porzione, estratta in maniera randomizzata, del campione
che ha partecipato alla standardizzazione italiana di due test neuropsicologici
per la valutazione a distanza di pazienti con sospetto deterioramento cognitivo.
Il campione è composto da soggetti non clinici (gruppo normativo) e soggetti
clinici con deterioramento cognitivo. Questi ultimi sono tra loro differenziati
in base alla diagnosi: Mild Cognitive Impairment (MCI: deficit isolato in un solo
dominio cognitivo, che può evolvere in demenza o restare stabile) o probabile
Demenza di tipo Alzheimer (AD). Sono forniti i punteggi ottenuti alle scale
delle versioni italiane, ridotte e adattate alla somministrazione a distanza (itelMMSE:
Metitieri et al., 2001; MiniMoCA, o MOCA 5-minutes protocol: Santangelo
et al., 2014, e Conti et al., 2014)), di due test che rappresentano il golden
standard per la valutazione cognitiva geriatrica, cioè il Mini Mental State
Examination - MMSE e il Montreal Cognitive Assessment - MoCA. In ogni scala, il
punteggio del paziente è dato dalla somma degli item correttamente risolti, per
cui a punteggi più alti corrisponde un funzionamento cognitivo migliore. Le scale
dell’Itel-MMSE sono composte da prove di: Orientamento temporale (0-5),
Orientamento spaziale (0-4), Ripetizione immediata di parole (0-3), Calcolo
(0-5), Rievocazione differita (0-3), Denominazione di un oggetto (0-1), Ripetizione
di una frase (0-1). Le scale del MiniMoca sono: Fluenza verbale (0-4),
Orientamento (0-6), Rievocazione di parole (0-5). Sono, inoltre, riportati i
dati anagrafici più suscettibili di avere un impatto sulle misure di deterioramento
cognitivo (età, anni di scolarità e genere).